Italgas raddoppia gli investimenti al 2030

In tutto 15,6 mld spinto da acquisizione 2i RG, Grecia e acqua. Si ridimensiona il capitolo gare ATEM

Sono 15,6 miliardi di euro gli investimenti previsti da Italgas nel suo nuovo piano 2024-2030, che sarà presentato oggi a Milano agli analisti, in aumento di 7,5 miliardi di euro (+92%) rispetto al precedente Piano, destinati all’acquisizione di 2i Rete Gas, agli interventi per lo sviluppo della distribuzione del gas in Italia e in Grecia e al rafforzamento della presenza nel settore idrico. E’ quanto si legge in una nota del gruppo.

Per lo sviluppo della rete italiana della distribuzione del gas sono previsti 12,8 miliardi di euro (+7,8 miliardi di euro rispetto al Piano Strategico 2023-2029) di cui 2,7 mld in digitalizzazione. La voce comprende 5,3 mld per l’acquisizione di 2i RG, non presenti nel precedente piano e su cui è stato annunciato l’accordo sabato scorso, 140 mln per gli investimenti in corso per lo sviluppo in Sardegna (170 nel precedente piano) e la campagna di installazione del nuovo contatore elettronico Nimbus, che sostituirà i contatori con tecnologia Gprs in via di dismissione e che inizierà nel 2025, coinvolgendo anche i nuovi asset di 2i Rete Gas per arrivare a 6 milioni di Nimbus al 2030.

Riguardo alla gare per Atem il nuovo piano prevede un ridimensionamento degli investimenti attesi (1,1 mld o 0,4 mld meno del piano 2023-29), che pesano ora il 7% del totale degli investimenti contro il 18% del vecchio piano. Italgas sottolinea nel contempo che resta “inalterato l’impegno del gruppo a consolidare ulteriormente il mercato attraverso il processo di assegnazione degli Atem”. Si riduce intanto anche il contributo potenziale delle gare all’incremento della Rab atteso ora fino a 1 mld contro gli 1,3 mld del precedente piano.

La strategia 2024-30 prevede invece un incremento di 100 mln a 1 mld degli investimenti in Grecia, un aumento di 50 milioni degli investimenti nel servizio idrico a 450 mln, dedicati sia a “selezionate operazioni di M&A, sia a mutuare nelle reti dell’acqua le best practice e le tecnologie sviluppate nella distribuzione del gas”, e investimenti invariati a 300 mln nell’efficienza energetica.

Complessivamente, trainata dall’acquisizione di 2i Rete Gas e dal piano di investimenti, la Rab cumulata delle infrastrutture, gas e acqua, in Italia e in Grecia, è attesa da Italgas in crescita a un tasso medio annuo di circa il 9,4% raggiungendo i 18,2 mld a fine 2030. Con il contributo delle gare d’ambito è stimata come detto in circa 19,2 mld al 2030 (+10,2% annuo).

Grazie a sinergie, efficienze e all’impatto positivo sui ricavi degli investimenti in digitalizzazione delle reti 2i RG, Italgas prevede a fine piano che i ricavi raggiungano circa 3,6 mld con un Ebitda di 2,8 mld per una crescita media annua dell’Ebitda e dell’utile di circa il 13% e dell’utile per azione, considerando l’aumento di capitale, di circa il 10%, escluso l’impatto dell’allocazione del prezzo di acquisizione. Rispetto al Piano Industriale 2023-2029, l’aumento dell’utile per azione (EPS) sarà positiva già dal 2026 fino a raggiungere circa il 15% nel 2029. Da qui la decisione di incrementare il floor della politica dei dividendi al 2026 portando la garanzia di crescita al 5% annuo rispetto al DPS 2023 di 0,352 euro per azione, confermando al contempo il 65% di payout.

Staffetta Quotidiana, 07-10-2024

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