Depa e Esco spingono l’Ebitda (+19%), utile +19%. “Piano il 14 giugno”. “M&A? Come in Grecia no ma si ad operazioni da 100 mln €”
“Diversificazione” è la parola chiave dei conti del 1° trimestre di Italgas. Se infatti nel corrispondente periodo del 2022 il 99% dell’Ebitda era rappresentato dalle attività di distribuzione in Italia, ora la quota è scesa all’83%. E i nuovi business legati all’efficienza energetica e alla greca Depa hanno spinto in alto i margini, compensando ampiamente il venire meno di alcune entrate del regolato, in primis la perdita della concessione nell’Atem Napoli (-12,6 mln € l’impatto sui ricavi).
Nel dettaglio, l’Ebitda è cresciuto di 47,2 mln € a 297,2 mln € (+18,9%) e comprende 29,7 mln € derivanti dal consolidamento del Gruppo Depa Infrastructure e 20,5 mln risultanti dalle attività Esco. I ricavi ammontano a 479,9 mln €, in aumento di 125,9 mln (+35,6%) e si riferiscono ai ricavi regolati distribuzione gas (362,8 mln) e a ricavi diversi (117,1 mln). I ricavi totali derivanti dall’inclusione nel perimetro di consolidamento di Depa sono pari a 43,9 mln e quelli dalle attività Esco a 108,4 mln. L’utile netto si attesta a 111,9 mln € (+19,4%). L’utile netto attribuibile al gruppo è di 103,6 mln ed è in aumento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (88,9 mln). L’indebitamento finanziario netto, escludendo gli effetti derivanti dai debiti finanziari ex Ifrs 16, sale dai 72 mln di fine 2022 a 72,7 mln. Gli investimenti tecnici passano dai 179,5 mln di marzo 2022 a 175,1 mln.
“Vediamo 2/3 situazioni che si potrebbero sbloccare nel 2023, ma nel frattempo valutiamo molto positivamente la revisione dei criteri da parte del MASE”. Così l’AD Paolo Gallo ha risposto a una domanda degli analisti sulla situazione delle gare gas, e in particolare sulla bozza di decreto del ministero relativa ai nuovi criteri di gara. “Il mondo è cambiato – ha aggiunto il manager – la tecnologia ha fatto enormi passi avanti, ci aspettiamo criteri allineati al nuovo mondo”, nonché “un supporto alla trasformazione digitale”. In tema di acquisizioni, Gallo ha precisato che “se la domanda è se ora potremmo fare un’altra operazione come la Grecia, la risposta è no. Altre opportunità come quelle sull’acqua sì: operazioni da 100 mln € sono compatibili con il nostro bilancio ma altre da 1 mld € no”. A questo proposito, l’AD ha precisato che l’offerta vincolante definitiva sulle partecipazioni di VEOLIA nelle attività del servizio idrico in Lazio, Campania e Sicilia sarà presentata “prima della fine del periodo di esclusiva”, che scade il 10 maggio. Riguardo al possibile incremento della partecipazione in Toscana Energia, Gallo ha ricordato che esiste un’opzione di acquisto sul 20,6% detenuto dal Comune di Firenze (quota ora confluita in ALIA) esercitabile da gennaio 2025, per cui “valuteremo al momento opportuno”.
Infine, Gallo ha annunciato che il 14 giugno, a Londra, sarà presentato il nuovo Piano industriale.
QE, 04-05-2023