Gare gas, Prato revoca il bando

La procedura verrà riavviata tenendo conto dei pronunciamenti giurisprudenziali e delle novità normative su innovazione tecnologica e valutazione delle reti pubbliche

Il Comune di Prato ha deciso di revocare il bando da oltre 250 mln € per l’assegnazione della concessione di distribuzione gas nell’ATEM toscano.

La mossa è legata ad alcune pronunce della giustizia amministrativa e alle modifiche normative nel frattempo intercorse rispetto a una gara partita nel dicembre 2020 e rimasta per vari motivi “congelata”.

Sotto il primo profilo, si legge nella determina dirigenziale approvata il 18 settembre, assumono rilevanza le sentenze relative agli ATEM Rimini (con Adrigas e Gei come ricorrenti) e Chiavari (Italgas), che hanno interessato temi quali: la possibile monetizzazione dei Tee; la delega al Comune investito della funzione di Stazione appaltante da parte dei Comuni appartenenti all’Ambito; i limiti e le dimensioni delle estensioni di rete riguardanti i territori dei Comuni del tutto privi di rete di approvvigionamento, con particolare riguardo a quelli montani; la data alla quale riferire la valutazione del valore di rimborso.

Sul fronte normativo, la determina ricorda la legge Concorrenza 2021, con il conseguente necessario aggiornamento da parte del MASE dei criteri di valutazione delle offerte, collegati in particolare a parametri riguardanti i processi di innovazione tecnologica. E poi la delibera Arera 714/2022 che, in attuazione proprio della legge Concorrenza, ha disposto la valorizzazione a VIR e non più a RAB delle reti comunali.

Ciò che il Comune di Prato ritiene “una opportunità irripetibile”. A questo proposito, una valorizzazione effettuata dal gestore uscente Centria (Estra) al 31 dicembre 2018 quantifica in 4,45 mln € la quota di proprietà comunale.

Considerato che la revoca “interviene in una fase nella quale non si sono consolidate posizioni di vantaggio di particolare tutela in quanto non si è giunti alla fase di presentazione delle offerte”, il Comune affida quindi al responsabile del procedimento il compito di “predisporre tutto quanto necessario per la rielaborazione dei documenti di gara, basandosi sulla nuova normativa e sui relativi provvedimenti attuativi”.

QE, 09-10-23

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