Ruffino (Azione): “Riduzione ambiti eliminerebbe competizione, meglio incentivare le aggregazioni tra operatori”
“Promuovere un confronto tra istituzioni e stakeholder, teso a creare le basi per un necessario ridisegno del mercato, avviato grazie ad un consolidamento industriale da attuarsi attraverso misure di incentivazione delle aggregazioni, nel rispetto delle dinamiche concorrenziali, dell’ambiente e della vita di ogni singolo cittadino”.
Questa la richiesta avanzata al MASE da Daniela Ruffino di Azione in un’interrogazione alla Camera riguardo al progetto allo studio del ministero per ridurre a 6-7 il numero degli ATEM nell’ambito delle gare per la distribuzione gas.
Dopo avere ricordato che ad oggi sulle 172 previste “sono state aggiudicate solo nove gare, mentre una ventina sono state avviate, ma non ancora completate”, la deputata sottolinea che “se confermata, tale riduzione – contraddicendo quanto fatto finora – porterebbe ad un nuovo assetto delle gare che eliminerebbe qualsiasi reale possibilità di competizione negli ATEM, creando una barriera economico-finanziaria alla partecipazione alle gare e azzerando la concorrenza, tema su cui l’AGCM è già intervenuta”.
Parallelamente, prosegue l’interrogazione, “nella prospettiva di tale disegno di riduzione, diverse associazioni da tempo ormai ritengono che le aggregazioni tra gli operatori possano essere uno strumento concorrente al raggiungimento del nuovo assetto di mercato. Incentivare tali aggregazioni consentirebbe quantomeno di avere nuovi operatori in grado di gestire il processo di transizione energetica del nostro Paese, altrimenti insostenibile”.
Ruffino ricorda poi “l’esigenza del principale operatore della distribuzione del gas, Italgas, di acquisire il secondo operatore nazionale della distribuzione, ovvero 2i Rete Gas, con la conseguente copertura del 56 per cento del mercato nazionale, con il 44 per cento ripartito tra i restanti 184 operatori”.
La deputata ritiene dunque “urgente e necessario un ridisegno del mercato in cui qualsiasi modifica alla dimensione degli ATEM sia preceduta da un’attenta valutazione volta a trovare il giusto equilibrio tra la ricerca di un’efficienza industriale minima e la garanzia di una sufficiente partecipazione degli operatori alle gare”.
Sul tema si erano peraltro già mossi Vinicio Peluffo e Marco Simiani del PD. Rispondendo alla loro interrogazione, il 25 settembre la viceministra MASE Vannia Gava ha confermato che “a livello tecnico sono allo studio misure volte a rivedere l’attuale modello di sistema anche in considerazione dei nuovi sviluppi tecnologici”.
Gava ha poi aggiunto che anche il tema delle concessioni per la distribuzione elettrica “è certamente destinato a occupare l’agenda del MASE, se non altro in quanto chiamato a definire, con il coinvolgimento di ARERA, il quadro regolamentare di riferimento”.
QE, 27-09-2024