Mise: gare gas, su canoni transitorio “norme sono chiare”

Il sottosegretario Gentile alla Camera: “Il ministero monitora ma non ha poteri sanzionatori” sulle società inadempienti

Nessun dubbio sul fatto che i distributori gas debbano versare i canoni di concessione ai Comuni anche in regime di prorogatio, visto che “allo stato attuale la situazione normativa è chiara”.È quanto spiegato ieri dal sottosegretario al Mise, Antonio Gentile, che ha risposto in commissione Attività produttive a un’interrogazione PD (primo firmatario Fragomelli).L’articolo 1, comma 453, della Legge di bilancio 2017, dunque, “ha reso l’interpretazione autentica del disposto dell’articolo 14, comma 7, del D.Lgs n.”164 del 2000”, chiarendo che “il gestore uscente resta obbligato al pagamento del canone di concessione previsto dal contratto”, secondo quanto già indicato con una nota di Mise e Autorità per l’Energia dello scorso anno. Tra 2015 e 2016, però, “il problema risulta ancora molto esteso” visto che “in molte realtà i concessionari hanno smesso di pagare”, si sottolinea nell’interrogazione. Su questo Giacomelli ha precisato che il Mise “non dispone per legge di poteri sanzionatori” ma intende “monitorare da vicino l’evolversi della questione e dell’applicazione della normativa”.  QE, 10-11-17

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